Che cos’è il Credito d’imposta 4.0

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Si tratta di una agevolazione fiscale volta a sostenere le Aziende nella creazione e nel consolidamento delle competenze abilitanti necessarie al processo di trasformazione tecnologica e digitale previsto dal Piano Nazionale Industria 4.0.

Possono accedere a questa agevolazione tutte le imprese che investono in percorsi di formazione nel corso del 2021 e 2022.

Sono ammissibili al credito d’imposta tutte le attività formative che riguardano:

  • big data e analisi dati;
  • cloud e fog computing;
  • cyber security;
  • sistemi cyber-fisici;
  • prototipazione rapida;
  • sistemi di visualizzazione e realtà aumentata;
  • robotica avanzata e collaborativa;
  • interfaccia uomo-macchina;
  • manifattura additiva;
  • internet delle cose e delle macchine;
  • integrazione digitale dei processi aziendali.

Entità dell’agevolazione

L’entità percentuale dell’agevolazione sulle spese sostenute varia da impresa ad impresa e precisamente tra il 50% (per le piccole imprese, con un massimo di 300.000 € annui), il 40% (per le medie imprese, con un massimo di 250.000 € annui) e il 30% (per le grandi imprese con un massimo di 200.000 € annui).

Sono ammissibili al credito d’imposta le seguenti spese:

  • spese relative ai formatori (docenti);
  • costi di consulenza connessi al progetto di formazione;
  • costo del lavoro del personale per ore di partecipazione della FORMAZIONE.
NB: Relativamente al Bonus Formazione 4.0, la legge di bilancio 2021, ampliando i costi ammissibili al credito d’imposta, ha incrementato gli importi destinati alle attività formative. 

Il credito d’imposta formazione 4.0 è riconosciuto nella misura del 60% delle spese sostenute nel caso in cui i destinatari delle attività di formazione rientrino nelle categorie dei lavoratori svantaggiati (e.g. lavoratori over50, giovani di età compresa tra i 15 e 24 anni).