I fondi paritetici Interprofessionali Nazionali per la Formazione Continua sono organismi di natura associativa promossi dalle organizzazioni datoriali e sindacali, finalizzati a finanziare percorsi formativi a livello di azienda, settore, e territorio con l’obiettivo di diffondere la pratica della formazione e dell’aggiornamento, “in un’ottica di competitività delle imprese e di garanzia di occupabilità dei lavoratori” (art. 118 della legge 388/2000).
L’adesione ai Fondi Interprofessionali è gratuita e permette alle imprese di destinare una quota fissa pari allo 0,30% dei contributi versati ogni anno all’INPS (anche detto “contributo obbligatorio per la disoccupazione involontaria”) alla formazione e quindi alla crescita professionale dei propri dipendenti.
Destinare tale quota dei contributi obbligatori ad un Fondo Interprofessionale rappresenta per l’azienda una garanzia del fatto che lo 0,30% versato ritornerà nelle casse aziendali, sotto forma di percorsi formativi volti a qualificare o aggiornare i propri dipendenti con il risultato di aumentare il know-how interno, vero patrimonio di ogni azienda.
Vantaggi:
- possibilità di finanziare gran parte della formazione;
- opportunità di finanziamento anche per aziende medio piccole;
- recupero dello 0.30% che viene versato obbligatoriamente all’INPS per ogni dipendente.
Criticità:
- necessità del supporto di una società specializzata per la progettazione e gestione amministrativa;
- funzionamento differenziato da un fondo all’altro;
- vincoli di alcuni fondi a bandi specifici;
- necessità di un accordo sindacale.