Parafrasando A. Einstein, il gioco è la più alta forma di ricerca. Se, dunque, siete curiosi di capire cos’è LEGO Serious Play e cercate esempi concreti per capire come migliorare comunicazione e creatività nel vostro team vi invito a proseguire la lettura.

Cos’è LEGO Serious Play?
Per capire cos’è LEGO Serious Play è utile iniziare questa indagine riflettendo sui motivi più comuni che ci spingono ad approfondire questo argomento.
Spesso ciò che ci convince ad avvicinarci a LEGO Serious Play è la sensazione di non esser riusciti ad esprimere appieno le nostre potenzialità.
In altri casi, vogliamo capire come sia possibile trasferire la stessa qualità di interazione, tipica dei bambini quando giocano, nei rapporti quotidiani all’interno delle nostre aziende.
Potremmo, inoltre, essere alla ricerca di attività innovative da riproporre nelle nostre aziende per sbloccare la creatività di gruppo e favorire l’armonizzazione dei team. Alcuni di noi, invece, sono sicuramente intrigati dall’affascinate formula “gioco serio”.
Altri ancora cercano un metodo per potenziare il design thinking ed aiutare a sostenere l’innovazione di prodotti e servizi.
Per non parlare delle persone che si apprestano a partecipare ad un workshop super innovativo con LEGO Serious Play e desiderano farsi un’idea più chiara.
I motivi, insomma, sono tantissimi e altrettante le definizioni che possiamo trovare sul web. Donde evitare, quindi, di ridurre questo articolo ad una mera discussione semantica, propongo di seguito la definizione di due pionieri di questa metodologia, Per Kristiansen e Robert Rasmussen, tratta da Il metodo Lego® Serious Play® per il business:
“LEGO Serious Play, abbreviato LSP, è una tecnica di facilitazione della comunicazione, del pensiero creativo e del problem-solving da utilizzare con individui, team e organizzazioni”.
È una questione di creatività e immaginazione
Ma da dove è partito tutto?
Facciamo un salto nel tempo fino al lontano 1994 – Danimarca. L’azienda LEGO viene da anni di successi commerciali ma all’orizzonte inizia ad affermarsi una nuova forma di intrattenimento: i videogiochi. L’aumento di esperienze di gioco digitali introdotto da multinazionali come Nintendo e Sony, la scadenza dei brevetti sui mattoncini LEGO, e il trasferimento della produzione in Cina da parte dei principali competitors non lasciavano che presagire la fine di una storia di successi.
Mettiamoci nei panni del management, come avremmo affrontato questa sfida? Da che domande saremmo partiti? Kirk Kristiansen, proprietario dell’azienda di mattoncini più famosa al mondo, insieme al suo direttivo si interrogò sull’efficacia del modello strategico adottato fino a quel punto.
Il risultato? Il focus del loro business era lo stimolo della creatività e dell’immaginazione, mentre il modello di sviluppo strategico e di implementazione delle scelte di orientamento aziendale mancavano quasi totalmente di questi due fattori. C’era bisogno di innovazione!
Design Thinking con LEGO Serious play
Negli anni successivi la domanda di creatività organizzativa trovò risposta nei progetti di ricerca di Johan Roos e Bart Victor, creatori del concetto di “gioco serio”, e allora docenti dell’IMD (International Institute for Management Development) di Losanna.
Ben presto al tradizionale armamentario accademico fatto di parole, lavagne e Post-it, iniziarono a subentrare gli iconici mattoncini LEGO per esprimere le proprie idee ed immaginare nuove strategie, segnando di fatto l’ascesa di una nuova forma di design thinking.
Non ci volle molto perché questo approccio di creative problem solving cominciasse a far parlare. Così nel 2001 venivano formati i primi facilitatori e proposta una delle prime definizioni per capire cos’è LEGO Serious Play: “una tecnica di pensiero, di comunicazione e di problem solving di gruppo”.
Detto in altre parole: la forza 3D dei mattoncini contribuisce a facilitare lo sviluppo di una nuova consapevolezza collettiva mediante la creazione di metafore visive che approfondiscono diversi aspetti dell’azienda.
Come i soldati di piombo sono stati utilizzati da Napoleone per testare i suoi piani di battaglia, così i facilitatori LEGO Serious Play aiutano i team a riflettere su argomenti strategici.
Da allora ammucchiare mattoncini sul tavolo del consiglio di amministrazione chiedendo ai consiglieri di costruire, anziché esporre, le loro idee ha cambiato il modo di vivere la strategia aziendale. Applicare la metodologia LEGO Serious Play durante i meeting aiutava ad attivare l’immaginazione, quella che esprimevano quando erano bambini, rendendo palpabili concetti altrimenti astratti come l’identità personale, i valori aziendali e lo scenario planning.
Ricostruire esperienze ricorrenti o immaginare scenari futuri permette di raggiungere una visione condivisa sugli obiettivi aziendali, e al tempo stesso di migliorare la qualità delle relazioni svelando tanti “non detti” e favorendo il confronto tra aree operative lontane.
Apprendere con le mani
A distanza di vent’anni, l’utilizzo dei LEGO come strumento rappresentativo e metaforico si dimostra ancora un modello efficacie per rispondere al bisogno di organizzazioni creative. LEGO Serious Play è un metodo di training che stimola un confronto libero, aperto e creativo, e che ha saputo attingere a due temi fondamentali del mondo dell’infanzia.
Il primo è la possibilità di sviluppare la nostra conoscenza attraverso esperienze dirette, mediate da modelli fisici. Dare una forma alle cose, tenerle in mano e vederle rende la comprensione sinestetica ed emotiva, amplificando il nostro coinvolgimento.
Ciò è reso possibile – secondo tema –rimettendo in moto le mani, ovvero sfruttando le loro capacità creative. Le mani sono una delle parti del corpo più ricche di terminazioni nervose, sede di un sapere multisensoriale che ha portato a definire il famoso motto “pensare con le mani”: provare per credere.
LEGO Serious Play e smart-working
La metodologia LEGO Serious Play esprime il massimo beneficio in contesti di gruppo e, oggi a maggior ragione, si rivela una risorsa preziosa anche online. Con l’avvento della pandemia lo smart working, per scelta o per necessità, è diventato una costante evidenziando luci e ombre. Capita spesso, infatti, che lo smart working si trasformi in remote-working compromettendo la qualità delle relazioni tra colleghi e quindi lo spirito di gruppo.
La comunicazione online si è resa via via più rigida e non mancano i casi in cui ci sentiamo isolati o sconnessi. Vi è mai capitato?
Le forme di collaborazione a distanza finiscono spesso per sacrificare l’empatica in nome della flessibilità. Trovare un modo per “scaldare” i nuovi canali di comunicazione come Zoom o Google Meet, “freddi” e poco interattivi, è essenziale per far sentire le persone più vicine e restituire ricchezza alle nostre relazioni.
Per tutti questi motivi i workshop di LEGO Serious Play sono fondamentali per:
- aumentare la sensibilità emotiva e creativa;
- imparare ad assumere punti di vista differenti;
- abbassare le barriere comunicative;
- accelerare i tempi di risposta;
- definire nuove regole di dialogo, basate sull’ascolto attivo, sul rispetto e sull’inclusione.
Lavorare da remoto, da ogni luogo che abbia una connessione e un tavolo non è più l’eccezione. D’altro canto, il tempo da passare insieme è diventa una risorsa sempre più scarsa e quindi di maggior valore.
Tanto più tempo lavoriamo da casa tanto più diventa necessario ritrovare entusiasmo e momenti di condivisione attiva. Per questo motivo rivolgersi a facilitatori LEGO Serious Play è uno degli ingredienti fondamentali per il benessere delle nostre aziende.
Come funziona un workshop LEGO Serious Play
I workshop sono tenuti da facilitatori certificati LEGO Serious Play, abilitati nella progettazione operativa di specifici percorsi di formazione e nella gestione delle dinamiche emotive di gruppo.
Dopo una prima fase di analisi e definizione delle priorità dell’impresa vengono evidenziati i temi da approfondire. I principali obiettivi comprendono:
- promuovere l’innovazione di prodotti o servizi;
- migliorare la comunicazione interna ed esterna;
- favorire il pieno coinvolgimento del capitale umano.
I workshop LEGO Serious Play non hanno una durata fissa. Tuttavia, questa tipo di attività non si esaurisce in un solo momento ma si scandisce attraverso più giornate. A tal proposito risulta strategico programmare occasioni di follow up per rafforzare i risultati raggiunti.
Durante queste giornate all’insegna della condivisione, il facilitatore LEGO Serious Play chiede ad ogni partecipante di costruire il proprio modello tridimensionale in risposta alle domande di senso definite in fase di analisi, avendo a disposizione unità LEGO appositamente selezionate in relazione ai fini della attività di gruppo.
Uno degli aspetti che contraddistingue questo metodo dalle altre tecniche utilizzate nel design thinking è la capacità di fornire una voce a tutte le persone dell’azienda grazie ad un linguaggio democratico e universale, indipendente dalla visione o dalla posizione ricoperta dai partecipanti.
Le regole del gioco, infatti, prevedono:
- pari opportunità di esprimersi;
- divieto di interpretazione dei lavori altrui;
- l’obbligo di prestare attenzione alle spiegazioni dei lavori altrui.
Perchè LEGO Serious Play?
Giocare è il modo migliore per conoscersi e prendere consapevolezza delle nostre potenzialità. Modellando situazioni interattive come i giochi, siamo in grado di aiutare i nostri collaboratori a prendere decisioni più significative.
Ridurre interazioni complesse a giochi semplici ci aiuta a mettere in luce fattori che pesano sulle nostre scelte e di cui non siamo pienamente consapevoli. Ora possiamo provare ciò che sottolineava Platone: “Si può scoprire di più di una persona in un’ora di gioco che in una anno di conversazione”.
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