Chi è il Chief AI Officer (CAIO)

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Identikit del nuovo Referente dei progetti AI in azienda

Il Chief Artificial Intelligence Officer (CAIO) è una figura strategica in forte crescita che rende l’AI accessibile e applicabile ai processi di business.

Questo ruolo è fondamentale per guidare l’innovazione, ottimizzare i processi operativi e sviluppare nuove opportunità di crescita.

Nel mondo delle PMI e startup italiane sono spesso gli Innovation Manager o il Responsabile di processo che gestisce questa nuova sfida.

Ovviamente sfida intesa sia come nuovo ruolo, sia come nuovo set di competenze da acquisire o perfezionare.

La verità, infatti, è che alla fine di questo blog ti sarei fatto un’idea molto concreta di una figura professionale molto nuova che, praticamente, non esisteva fino a dieci minuti fa. 😅

Ma chi sono questi nuovi protagonisti del mondo aziendale e quali sono le 3 caratteristiche fondamentali?

1. Comprensione Tecnica dell’Intelligenza Artificiale

I CAIO sono consapevoli di come funzionano gli algoritmi che guidano le diverse tecnologie di intelligenza artificiale. Capiscono come funzionano i meccanismi sotto il cofano dell’AI generativa, del machine learning, dei modelli di linguaggio (LLM), e altre tecnologie AI.

Per riassumere, ecco cosa intendiamo per competenze tecniche:

  • Conoscenza approfondita delle tecnologie di intelligenza artificiale, machine learning e deep learning 
  • Familiarità con i principali algoritmi di AI e capacità di valutarne l’applicabilità ai progetti aziendali 
  • Comprensione delle sfide tecniche e pratiche nell’integrazione dell’AI nei processi aziendali in base ai diversi casi d’uso

Immagina di avere un amico che capisce tutte le robe tecniche e sa come usarle per risolvere problemi reali. Ecco, un CAIO rende la tua vita lavorativa un po’ meno complicata e molto più efficiente.

Attenzione, però. Non confondere la comprensione tecnica della tecnologia, con quella operativa. In altre parole, Il CAIO non sviluppa codice o logaritmi.

E’ importante, invece, che tu come responsabile dei progetti di adozione AI conosca le regole del gioco dietro il funzionamento delle principali tecnologie.

2. Visione Strategica e Competenze Aziendali

Devono avere una visione chiara di come le tecnologie emergenti possono essere integrate nei processi aziendali per creare valore per collaboratori e clienti.

Questo ovviamente significa anche saper gestire il cambiamento organizzativo, promuovendo l’adozione di nuove tecnologie e metodi di lavoro, senza tralasciare ux finale, aspetti etici, e iniziative di change management.

In altre parole essere in grado a rispondere a domande di valore come:

  • Che impatto avrà sul mio modello di business e sul mio team?
  • Il mio cliente target come percepirà l’introduzione dell’intelligenza artificiale in quella specifica fase del processo?

Per riassumere, se ti stai preparando a guidare i tuoi primi progetti di adozione dell’Intelligenza Artificiale, il tuo successo dipenderà da quanto sarai bravo ad allenare queste competenze strategiche:

  • Visione strategica per allineare l’implementazione dell’AI agli obiettivi di business 
  • Capacità di valutare l’impatto economico e il ritorno sugli investimenti delle iniziative di AI 
  • Abilità di individuare le aree aziendali in cui l’AI può generare il maggior valore 
  • Competenze di agile project management per gestire con successo i progetti di AI 

3. Facilitatori del Cambiamento

Introdurre l’AI in azienda richiede una gestione attenta del cambiamento. Qui entra in gioco un’altra competenza chiave del CAIO: la leadership.

Questa figura deve essere in grado di influenzare gli stakeholder, creare consenso e guidare l’adozione dell’AI in tutta l’organizzazione. Perché l’AI non è solo una tecnologia, ma un cambiamento culturale che deve essere abbracciato da tutti.

Quindi, questo significa:

  • Ottime capacità di comunicazione e collaborazione interfunzionale 
  • Abilità di influenzare gli stakeholder e di creare consenso attorno alle iniziative di AI 
  • Prospettiva etica nell’implementazione dell’AI, per garantire un utilizzo responsabile e in linea con i valori aziendali 

Ecco.

Arrivati a questo punto, non sorprende che ogni grande organizzazione e PMI italiana ne stia cercando uno.

Perché? 

Prova a pensarci. L’impatto potenziale di avere qualcuno che aumenta l’efficienza di almeno il 10% è interessante, non credi?

Alcuni numeri: Perché Diventare un Referente qualificato proprio ora

La verità è che la tecnologia potrebbe spazzare via molti dei nostri lavori attuali, ma sta anche creando nuove posizioni, come appunto il Chief AI Officer (CAIO).

Nonostante non esistesse nemmeno pochi anni fa, queste nuove posizioni stanno rapidamente comparendo in startup in fase iniziale e in aziende più consolidate.

Secondo lo studio “AI Priorities” di Foundry del 2023, l’11% delle organizzazioni di medie e grandi dimensioni ha già un CAIO, e un altro 21% ne sta attivamente cercando uno.

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